lunedì 31 marzo 2014
Scelta Civica: Solidarietà ai dirigenti scolastici coinvolti nel concorso annullato
PRATO. “L’annullamento parziale del recente concorso per dirigenti scolastici e la vicenda dei 112 vincitori, che hanno guidato altrettante scuole in questi ultimi due anni, e dei 25 idonei che attendevano di assumere il ruolo, pone a repentaglio il sistema scolastico toscano”. Inizia così l’intervento di Alessandro Artini chiamato dal Direttivo della Toscana di Scelta Civica per l'Italia a sviluppare un’analisi della situazione.
“E’ opportuno che il Ministero valuti l’ipotesi di individuare soluzioni politiche alla situazione che, sul piano giudiziario e amministrativo, registra attualmente una condizione di stallo. Ciò vale a maggior ragione per i neo dirigenti, verso i quali esprimiamo un doveroso sentimento di solidarietà”.
“Siamo certi – continua Artini - che la Ministra Stefania Giannini esperirà tutte le strade necessarie a trovare la migliore soluzione per una vicenda che ha ereditato dai suoi predecessori e che, agli inizi del suo mandato, si rivela senz’altro impegnativa e gravosa”.
L’ipotesi di iniziare il prossimo anno scolastico con un numero esorbitante di scuole affidate, secondo l’istituto della reggenza, a dirigenti titolari di altre sedi potrebbe inficiare gravemente i normali funzionamenti, mettendo a repentaglio i diritti dei cittadini utenti – si legge nella nota di ScpI regionale - In Toscana, infatti, diversamente da altre regioni, le scuole sono state “dimensionate” e hanno un numero di alunni superiore a quello previsto dalla legge, generalmente piuttosto cospicuo. I dirigenti “reggenti”, pertanto, dovrebbero amministrare scuole di notevoli dimensioni oltre le “proprie” e ciò provocherebbe inevitabilmente dei disagi che investirebbero anche l’utenza.
D’altro canto è doveroso constatare come la recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha annullato parzialmente il concorso, abbia rilevato una negligenza dell’Amministrazione relativa alla nomina del Presidente della Commissione di concorso. In altri termini, il vizio insanabile che ha prodotto l’annullamento è di natura formale e non sostanziale. Le prove d’esame, di per sé, non sono state messe in discussione. È evidente, quindi, che i neo dirigenti non hanno alcunaresponsabilità in merito e si trovano a vivere, in condizioni di estremo disagio personale, una situazione ingiusta, che penalizza la professionalità acquisita e può arrecare loro danni di varia natura.
L’esecutività della sentenza, e cioè la reiterazione del concorso per alcuni candidati, è altresì inficiata dall’impossibilità di correggere nuovamente le prove scritte, molte delle quali al termine del concorso sono state rese pubbliche in Internet e certamente oggi non godono del crisma dell’anonimato indispensabile alla correzione. L’insussistenza della condizione di anonimato rende difficile, se non impossibile, la nuova correzione.
Si profila, pertanto, un ulteriore impaludamento della situazione cui seguirebbe l’innesco di altri contenziosi che esporrebbero l’Amministrazione a richieste di risarcimento. I neo vincitori, dal canto loro, si troverebbero a vivere una condizione penalizzante, foriera di ulteriori disagi.
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